L’attuale Castel Sant’Angelo, nel pieno centro di Roma, prima delle manomissioni era lo splendido Mausoleo di Adriano ammirato tra le meraviglie del mondo antico. Il Mausoleo di Adriano fu iniziato (prendendo a modello quello di Augusto) dall'imperatore in persona nel 125 d.C. e completato da Antonio Pio nel 139.
Ha assunto la denominazione di Castel Sant'Angelo dal tempo della apparizione dell'Arcangelo Michele che sanciva la fine della peste in Roma (590 d.C.).
Già dall'anno 403 era stato inglobato nelle mura aureliane come baluardo oltre il Tevere per la difesa militare della città perdendo di fatto la funzione di sepolcro.
Nel X secolo fu trasformato in roccaforte privata e poi prigione (fino al 1901).
Con Papa Orsini Nicolò III divenne sede Apostolica e vi fu aggiunto il passaggio sotterraneo che lo collega a San Pietro. Nicolò V ne fece residenza papale poi affrescata anche dal Pinturicchio.
Nel 1667-69 il ponte Elio ricevette i dieci angeli in marmo e da allora prese anch’esso il nome di Sant'Angelo.
Tra i prigionieri illustri anche Benvenuto Cellini, Cagliostro, Beatrice Cenci, Giordano Bruno e il cardinale Orsini che vi morì.
Prima delle deturpazioni con le sopraelevazioni e trasformazioni militari esso era il magnifico Mausoleo di Adriano, costruito nel 125 d.C. per sé e molti familiari e poi degli imperatori Antonino Pio, Commodo, Marco Aurelio, Settimio Severo, Geta e Caracalla.
Fu costruito subito al di là del Tevere, che venne scavalcato con l'apposito Ponte Elio, fuori della cinta urbana per esigenze igieniche e scenografiche.
Aveva un basamento cubico rivestito di marmo di Carrara, terminante con fregio di bucrani (teste di bue) simboli di immortalità. Lo zoccolo è quadrato con m 85 di lato ed è alto m 12.
All'interno dello zoccolo sale una rampa elicoidale a 360° fino al tamburo.
Sul basamento si innalzava il gigantesco tamburo cementizio rivestito in pietra piperina e travertino. Questo era adornato all'esterno da una serie di colonne ravvicinate, in marmi pregiati, come anche tutti gli esterni e gli interni.
Il tamburo ha diametro di 64 m e circonferenza di oltre m 200, l’altezza è di m 21.
L'interno aveva una cella quadrata monumentale e due celle minori tutte impreziosite da marmi policromi.
La copertura era sormontata da tumulo di terra alberata, terminante con la quadriga in bronzo guidata dall’Imperatore Adriano.
Per il suo mausoleo si ispirò a quello di Augusto che ospitava anche la sepoltura degli imperatori Marcello, Tiberio, Caligola, Claudio e Vespasiano (anche questo era un cilindro bianco coperto da vegetazione).
Adriano, nipote adottivo di Traiano, cui successe, costruì anche il Pantheon e la villa Adriana a Tivoli.
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