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ALBERT EINSTEIN


Da molti considerato la massima intelligenza del secolo, non solo matematica, Albert Einstein (1879-1955) elaborò teorie scientifiche tanto innovative e sconvolgenti da lasciare perplessa anche la grande comunità matematica dell’epoca: nel 1922 gli venne assegnato il Nobel non per la Teoria della Relatività (del 1915) bensì per uno studio “minore"!

Aveva affermato che la luce non segue un percorso rettilineo ma curvilineo perché per la sua natura corpuscolare viene distorta dalla presenza della materia nelle vicinanze del percorso.

L'eclisse solare del 1919 aveva verificato l'esattezza dell'assunto: si era fotografata la posizione delle stelle prima, durante e dopo l'eclisse e ne era derivato uno spostamento di 1,7 secondi d'arco perché la luce emanata dalle stelle era deviata dalla gravità del Sole quando passava vicino ad esso.

La sua affermazione generale che il tempo scorre più lentamente in un campo gravitazionale più intenso definiva il nuovo concetto di spazio-tempo.

Altri ampliarono il concetto giungendo all’enunciato che corpi altamente densi (i buchi neri) possono assorbire ogni radiazione che passi nelle loro vicinanze.

Einstein, che nel 1933 aveva lasciato la Germania per l'imperante intolleranza verso gli Ebrei, nel ‘39 sollecitò il presidente Roosvelt a favorire gli studi (di Leo Zsilard ed Enrico Fermi) sulla bomba atomica, per anticipare i Tedeschi.

A seguito dell'attacco giapponese a Pearl Harbor (Hawaii) Einstein divenne Tecnico Responsabile della U.S. Navy.

Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki discesero almeno indirettamente da Einstein che mai si perdonò la corresponsabilità.

Divenuto antimilitarista e pacifista scrisse che:  “... uccidere, anche in guerra, è un assassinio... Non so come si combatterà la terza guerra mondiale ma so che la quarta sarà combattuta con i bastoni e con le pietre."

Rifiutò di presiedere il nascente Stato di Israele, e nel ‘52 di succedere a Chain Weizman, con le parole: “La politica è per l'oggi, la matematica è per l'eternità”.

Pochi giorni prima di morire firmò col matematico-filosofo Bertrand Russel la lettera-manifesto che metteva i governanti in guardia dall'adottare e costruire armi atomiche perché queste avrebbero condotto all'estinzione dell'umanità.

Discendeva indirettamente dai suoi studi la bomba atomica, discendono invece direttamente dai suoi studi altre scoperte quali il LASER, il GPS e le Fibre ottiche.

Eintein dichiarò esplicitamente di non gradire che la tomba lo rendesse oggetto di culto ed espresse la volontà della cremazione.

Due cari amici provvidero a disperdere le sue ceneri in una località segreta vicino a Trenton (New Jersey).

Non sappiamo se questo significasse una espressione di modestia o di solitudine.

 

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