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ASTRONOMIA


 

Sarà per caso, o per partigiana cernita di possibili calcoli matematici, che moltiplicando per 1 miliardo l'altezza della piramide di Cheope si ottenga la distanza tra la terra e il sole o che dividendo i metri della base della piramide per il numero dei giorni dell'anno si ottiene un numero magico che a sua volta moltiplicato per 10 milioni corrisponde al raggio della terra, o che il suo sottomultiplo (pollice magico  = 1/25) moltiplicato per 100 miliardi porta alla lunghezza del percorso della terra in un giorno intorno al sole, oppure che sommando i pollici magici delle due diagonali della base si ottiene il numero degli anni del ciclo della precessione degli equinozi?

 

È invece oggettivamente verificabile che la posizione e le ampiezze delle tre piramidi di Giza (Micerino,Chefren, Cheope) riproducano la posizione e la scala di magnitudo di luminosità delle tre stelle (Alnitak, Alnilam e Mintaka) della Cintura di Orione (incarnazione di Osiride).  Per gli Egizi Osiride è il prototipo dell'uomo che ha vinto la morte, è risuscitato ed è diventato Dio.

Il perfetto allineamento delle piramidi verso i punti cardinali sottolineava le discendenze divine (che si ritenevano coincidenti con le stelle) e soprattutto alludeva ai percorsi rituali per l'ascesa al cielo (alla divinizzazione) del defunto.

 

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