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PIA DEI TOLOMEI

(Siena XIII sec.)


 

In quanto sposa di un Pannocchieschi, potestà di Lucca e Volterra, era destinata ad una vita nell'ombra della Storia come madre di pargoli del casato o forse destinata a incidere più direttamente sulle sorti della Toscana, invece una triste vicenda personale la sottrasse al destino dei Pannocchieschi.

Rinchiusa a lungo in una torre di isolamento nella Maremma, precipitò dalla stessa. Qualcuno la dichiarò suicida per disperazione altri ne videro il proposito del marito che intendeva liberarsene per convolare a nuove nozze con la contessa Margherita degli Aldobrandeschi che assicurava enormi vantaggi politici per le parentele con il Papa Orsini, con i potenti Caetani e col Papa Bonifacio VIII.

L'eco della tragedia si sarebbe presto spenta se Dante non l'avesse inserita tra i morti violenti nel Purgatorio.

Pare che la disgraziata non ebbe neppure degna sepoltura ma trovarsi citati nella Divina Commedia dà maggiore notorietà di un film e più visibilità di una tomba; equivale a un monumento in piazza.

Le parole di Dante non ci danno solo la cronaca del fattaccio, ci ispirano pietà, ci delineano la delicata mestizia di una soave figura femminile infelice, condannata senza processo, sottratta agli affetti e alla vita, tenuta muta in vita e condannata muta alla morte.

I versi danteschi, qui scarni, evidenziano la sofferenza nell'oblio; la fanno amare, vorremmo consolarla:

 

"ricorditi di me che son la Pia;
Siena mi fè disfecemi Maremma:
salsi colui che inanellata pria
disposando m’avea con la sua gemma".

 

La moderna sensibilità verso la dignità della donna ce la mostra come vittima estrema della sopraffazione maschile ed emblema della posizione  sociale della donna asservita alle altrui necessità.

Pia dei Tolomei meriterebbe un monumento solenne e vistoso per chiederle umile perdono postumo.

Se ne dovrebbero fare carico, ripagato dall’affermazione della dignità della persona, i Movimenti per i diritti della donna, il luogo natale Siena e la Maremma fatale, i discendenti dei Pannocchieschi e degli Aldobrandeschi.

Il sito www.anima-morte-eternita.com  si adopererà per costruirle una onorevole sepoltura virtuale e sarà disponibile in organizzazioni no-profit mirate a conseguire lo scopo.

 

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