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ASSIRO-BABILONESI


Dal terzo millennio Assiri e Babilonesi svilupparono una evoluta società nell'area mesopotamica.

Essi credevano che il mondo fosse composto delle due parti visibili: terra e cielo sempre correlate tra loro e che gli oceani ricoprono la superficie della terra e si mescolano con le acque sotterranee. Tutto il firmamento era per loro un linguaggio che raccontava le vicende del passato e del futuro.

I pianeti e le stelle erano visti come personificazioni delle divinità. Ne derivava una visione politeistica. La terra era stata modellata dagli dèi, via via per premiare o punire gli uomini. Credevano nel Diluvio Universale, come poi raccontato dalla Bibbia.

Per i babilonesi dominava la triade divina formata da Anu, Dio del cielo, da Enlil, dio dell'aria, e da Ea Dio delle acque. Accanto a questa era onorata un'altra triade formata dalla Luna, dio della saggezza, il Sole, dio della giustizia, e da Venere, stella del mattino e della sera quindi della guerra e dell'amore. Una serie numerosa di altre divinità era venerata distintamente in varie regioni.

I rituali erano complessi e frequenti, solitamente tenuti in appositi templi. Tra questi erano imponenti le ziqqurat e le torri, veri monumenti colossali che permettevano di avvicinarsi al cielo.


 
 

 

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