Chi è online

 13 visitatori online

MAUSOLEO DI AUGUSTO


Nipote, figlio adottivo ed erede di Giulio Cesare, Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (63 a.C.–14 d.C.), noto come Ottaviano o Augusto, fu il primo imperatore romano.

Ottenuta la pacificazione dell’area mediterranea e consolidati i confini d’oltralpe e d’oltremare, nei quarant'anni di principato (il più lungo della Roma imperiale), perfezionò le organizzazioni economica, militare, amministrativa, giuridica e culturale, destinate a durare oltre tre secoli.

L’espansione territoriale portò immense ricchezze che permisero la costruzione di porti, strade, ponti, terme, acquedotti e fori. Roma si dotò di edifici monumentali di gran pregio come l’Ara Pacis, il Campo Marzio, la Domus Augustea, il Foro di Augusto, il Mausoleo di Augusto, il Pantheon, il Teatro di Marcello, le Terme di Agrippa. Con l’appoggio di Mecenate ebbe le opere di Fedro, Tito Livio, Ovidio, Orazio, Properzio, Strabone, Tibullo, Virgilio, e Vitruvio.

Augusto fece trascrivere su tavole di bronzo  le ‘Res Gestae Divi Augusti’, una sorta di testamento spirituale con dettagliato resoconto delle sue benemerenze, destinate all'ingresso del suo Mausoleo.


                                

                               STATO ATTUALE                                                         IPOTESI DI RICOSTRUZIONE

           

Di ritorno da una vittoriosa campagna d’Egitto, forse dopo aver visitato la Tomba di Alessandro Magno e il Mausoleo di Alicarnasso (vedere scheda propria), a questi ispirandosi, nel 28 a.C. Augusto avviò la costruzione del proprio Mausoleo.

Selvaggiamente devastato nel tempo, rende difficile riconoscere la struttura originaria. Al di sopra di uno zoccolo di travertino, alto 12 metri, si sviluppavano due tamburi sormontati da copertura ad anelli concentrici coperti da ricca alberatura e conclusi da una statua dell’Imperatore. Il corpo principale conservava l’urna cineraria di Augusto, altre camere minori custodivano le ceneri di numerosi parenti. L’ingresso era dotato dei due obelischi oggi trasferiti all’Esquilino e al Quirinale. Vi furono conservati anche i resti di Marcello, Agrippa, Tiberio e Nerva.


Il Mausoleo divenne fortezza militare nel X sec., cava di materiali per secoli, giardino e vigneto nel XVI, anfiteatro nel XVII, circo nel XIX, sala concerti nel XX secolo. Negli anni ’30 Mussolini aveva avviato i lavori per farne il proprio Mausoleo.


 
 

 

joomla template